Rivista digitale di Cassa Edile di Milano edilizia economia diritto tecnica
N 2/19 giugno
Istituzionale
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Assimpredil Ance

CREARE VALORE: 100 anni di storia di imprese e lavoratori

La storia di Cassa Edile è la storia di un modello di bilateralità unico nel contesto italiano della contrattazione territoriale e ha radici molto lontane.

Nella Milano del secondo ottocento erano già presenti rappresentanze imprenditoriali e operaie, l’Associazione di mutuo soccorso e miglioramento fra i lavoratori muratori, badilanti, manovali e garzoni (Amsm) e il Collegio dei capomastri.
Nasce in quegli anni la Scuola professionale muraria promossa da Amsm per elevare il livello di istruzione e occupazione dei lavoratori, che cresce grazie all’appoggio del Collegio che ben comprende come la qualità professionale della forza lavoro sia una risorsa strategica anche per le imprese.
All’inizio del 1900 il Collegio dei capomastri avvia una battaglia per il riconoscimento della figura professionale del capomastro, rivendicando un ruolo centrale di tale figura per l’edilizia rispetto ad altre professioni.
E proprio dal confronto sul mestiere del costruttore e dalla condivisione di un progetto per i sussidi di disoccupazione, il Collegio e Amsm danno vita nel 1919 alla Cassa Edile, nel difficile clima di scontro sociale che porta alla legge per l’assicurazione obbligatoria contro la disoccupazione.
Luigi Gadola, un imprenditore, è il primo Presidente della Cassa milanese, che è uno dei primi esempi di gestione paritetica tra associazioni imprenditoriali e organizzazioni sindacali dei lavoratori.
La Cassa Edile e l’Istituto Carlo Bazzi nascono grazie alla capacità di guardare insieme all’interesse comune del settore e condividere un progetto per la crescita.
La storia delle imprese e dei lavoratori è inscindibile, insieme hanno costruito le infrastrutture, le fabbriche, i monumenti, gli edifici in cui viviamo e lavoriamo: le nostre città.
Nei 100 anni di vita della nostra Cassa Edile è racchiusa l’essenza del saper fare sistema, del voler guardare avanti per progettare il presente e un futuro migliore.
Sono cambiate le relazioni industriali, il sistema imprenditoriale e sindacale, gli stili di vita e di lavoro, il mondo ha cambiato passo, ma il settore dell’edilizia ha saputo mantenere il valore del condividere un progetto comune.
Questa attenzione al cambiamento ha trovato nell’ultimo rinnovo del nostro contratto provinciale un esempio concreto grazie all’introduzione di nuove e specifiche misure rivolte alle imprese attente alla sicurezza e all’innovazione e, quindi, allo sviluppo e al rinnovamento del nostro settore, obiettivi per raggiungere i quali è e sarà molto importante il ruolo della Cassa Edile e del sistema bilaterale in generale.
La lunga e costruttiva storia di relazioni industriali basata sulla bilateralità ha generato negli anni un sistema di welfare che continua a produrre valore sociale, assistenza, servizi.
La Cassa Edile ed ESEM CPT sono una rete di supporto ai lavoratori e alle imprese che oggi è un punto imprescindibile per ogni azione di contrasto alla illegalità, uno strumento di prevenzione alla sicurezza e di crescita professionale.
Il nostro sistema ha sottoscritto accordi territoriali e protocolli che hanno fortemente innovato le relazioni industriali tra parti sociali e istituzioni: stazioni appaltanti, committenti.
Una triangolazione che si è potuta avvalere delle competenze degli enti bilaterali come strumento attivo per il controllo degli accessi in cantiere, per la formazione, per la prevenzione e la sicurezza.
Controlli e sistemi di relazione tra i sottoscrittori sono gestiti tramite piattaforme informatiche, che permettono trasparenza, verifiche in merito alle imprese e ai lavoratori.
Una prassi consolidata nelle grandi opere e che Milano ha implementato anche nelle piccole opere attraverso il supporto della Cassa Edile che gestisce il controllo degli accessi e permette maggiori verifiche sulla regolarità.
ESEM CPT presidia le attività di prevenzione direttamente in cantiere e la formazione degli operai e dei tecnici.
Una macchina efficace che funziona e sta lavorando per rendere ancora più efficienti e funzionali le proprie strutture operative.
La battaglia che oggi dobbiamo combattere è quella del rispetto del contratto dell’edilizia per chi opera in cantiere, per ottenere che la competizione non sia giocata sulla elusione a scapito della tutela di lavoratori e imprese.
Come 100 anni fa imprenditori e lavoratori condivisero un obiettivo comune, oggi, più di allora, il futuro dell’impresa edile è legato alla costruzione di un percorso insieme ai lavoratori.

di Marco Dettori, Presidente Assimpredil Ance

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