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N 4/2020
A cura di Sanedil
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È partito Sanedil

primo Fondo nazionale per l’assistenza sanitaria integrativa del settore edile


Le Parti Sociali del comparto delle costruzioni edili si erano poste un grande obiettivo: riconoscere a tutti i lavoratori del settore le stesse prestazioni sanitarie e il medesimo supporto. È da questa idea che è nato il Fondo Sanedil, il Fondo Nazionale di Assistenza Sanitaria Integrativa per tutti i lavoratori dell’edilizia.

Con felicità e orgoglio, lo scorso 5 Ottobre, il Presidente del Fondo, Arnaldo Redaelli, ed il Vice Presidente del Fondo, Stefano Macale, hanno assistito, in prima persona, rispettivamente presso la Cassa Edile di Milano, Lodi, Monza e Brianza e la Cassa Edile di Palermo, all’inserimento delle prime richieste di prestazione sanitaria riconosciute dal Fondo Sanedil.

Si tratta di un ulteriore tassello che arricchisce e potenzia il welfare dei lavoratori operai già garantiti dal mondo della bilateralità edile e, per la prima volta, dei lavoratori con qualifica impiegatizia.

Il Fondo Sanedil, pertanto, va ad affiancare pilastri già consolidati nel sistema degli enti paritetici del settore: previdenza complementare, regolarità del lavoro, formazione e sicurezza degli addetti.

Rispetto a prima, Sanedil amplia il perimetro delle prestazioni sanitarie del ramo malattia (es. visite extra-ospedaliere di alta specializzazione, accertamenti diagnostici, cure fisioterapiche riabilitative, visite odontoiatriche per i trattamenti di igiene orale e per le cure conservative dentistiche) che, dal 1° ottobre 2020, vengono riconosciute ai lavoratori senza costi, salvo il pagamento di una minima franchigia, anche nella modalità diretta, ossia attraverso una propria rete di strutture convenzionate.

In questo momento così complesso e difficile, caratterizzato dall’emergenza sanitaria che sta sconvolgendo il Mondo intero, Sanedil non si è dimenticata di sostenere diverse campagne di comunicazione e sensibilizzazione.

Per questo motivo sono stati messi a disposizione degli iscritti, gratuitamente, test sierologici quantitativi e, in caso di positività, tamponi naso faringei.

La scelta di donare alla Croce Rossa Italiana un’ambulanza ed ai propri iscritti circa un milione e mezzo di mascherine, strumenti indispensabili in questo contesto storico, sono un’ulteriore dimostrazione dell’impegno sociale del Fondo che va oltre la propria mission istituzionale.

Come in ogni Fondo sanitario integrativo negoziale, che trae origine da una contrattazione collettiva, nel caso specifico nazionale, sarà certamente necessario avere il continuo e costante supporto dalle Parti istitutive per rendere il Fondo un punto di riferimento per la sanità integrativa non solo dei lavoratori dipendenti a cui si applica il CCNL edile.

È nelle corde del Sanedil, infatti, estendere le proprie garanzie sanitarie anche ai familiari degli attuali iscritti, senza dimenticare la possibilità di portare sotto il proprio “ombrellone” anche i lavoratori autonomi del settore edile, i titolari delle imprese individuali e i familiari partecipanti alle imprese familiari ed, infine, i titolari, gli amministratori ed i soci delle società che applicano il CCNL edile. L’augurio è quello di poter quanto prima ufficializzare il raggiungimento di tale obiettivo.

È appena iniziata una nuova sfida ed è normale che, oggi, gli ingranaggi del sistema, che vedono coinvolte in prima linea le Casse Edili, valide compagne di viaggio in questa avventura, possano non essere perfettamente oleati. Ma è dalle imperfezioni che si può certamente trarre spunto per migliorare una struttura ed una organizzazione che si è prefissata l’obiettivo di costruire, mattone dopo mattone, la salute dei propri iscritti; obiettivo che fino a qualche tempo fa sembrava dovesse rimanere solo un sogno.


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